Ass. Culturale Incontrarci Per Incontrare

Sono Andato “Oltre”

Riflessioni di alcuni Operatori uscenti dal primo  Corso Integrato per la Formazione dell’Operatore Olistico in Costellazioni Familiari ad indirizzo Sistemico Spirituale condotto da Sonia Lunardi.

C’è un tempo per tutto, anche per guardarsi indietro e trarre le conclusioni di ciò che eravamo e di ciò che siamo… per non dimenticare che siamo stati là, dove oggi non siamo più e comprendere meglio quanto sia possibile andare Oltre.

Sono andato Oltre

“Stamani mi sono soffermata ad annusare il vento misto alla pioggia, che cadendo in modo trasversale mi bagnava un po’ il viso, e ad ascoltare il fruscio delle fronde degli alberi che muovendosi facevano rilucere le foglie di vari colori.
Quante altre volte avrò visto tutto questo? Tantissime. Ma mai come stamani.

‘Oltre’
mi ha insegnato a Stare, ad Osservare, ad Apprezzare ciò che è già lì da sempre ma che, per superficialità e scontatezza, non viene visto ed assaporato nella sua immensa totalità;

mi ha condotta al riconoscimento di me stessa in qualità di Donna, Essenza, Figlia, Madre e tutto ciò ha riverberato e portato (riverbera e porta) cambiamento energetico e vibrazionale nelle relazioni, qualsiasi esse siano;
ha ampliato le mie conoscenze in vari ambiti tanto da affinare la visione di un film e la lettura di un libro (per fare un paio di esempi) rendendole differenti da prima perchè tutto è diversamente in modo più naturale esteso, ingrandito, notato, osservato, compreso ed interiorizzato.

Una volta acquisito questo (e molto altro), “indietro non si torna” (parole di Sonia).
No, non si torna: è impossibile.

E trovo che tutto ciò sia…
Fantastico!

Concludo con:
Fatti trovare pronta/o e meravigliati.
Sempre!”

– Ilaria Devoti –

 

Sono andato Oltre

Per me il corso Oltre è stato una chiave di volta interiore.
In questi tre anni di Corso ho affrontato e riconosciuto me stesso e le mie emozioni infinite volte e infinite volte qualcosa oltre me mi ha spronato e portato a vivere sempre in modo nuovo, riuscendo così a portare a termine il corso.
Durante questo percorso lentamente, ma con costanza, ho imparato ad osservare, a sentire, a stare, in breve a vivere tutto in modo diverso.
In questi tre anni ho, piano piano, cambiato molte delle persone attorno, a me a volte in modo naturale, altre invece vivendo emozioni contrastanti.
Però ogni mese con le tue parole Sonia e le parole dette dal gruppo col quale ho condiviso questo viaggio, mi sono sentito accompagnato in tutte quelle difficoltà che dovevo affrontare nei giorni che dividevano i vari incontri.
Sempre più la “Non intenzionalità” di cui parli, si è propagata in me come un piccolo ruscello che lentamente riempie un lago, in tutti gli aspetti di tutti i giorni e la grande dualità, che permea il Campo Morfico, ha lasciato spazio a un’osservazione più ampia senza giudizio e senza schemi, permettendomi di vedere il mondo in modo completamente diverso.
A tutto questo aggiungo gli studi delle Leggi Biologiche che hanno dato senso a tutto ciò che accade dal punto di vista biologico, smontando il concetto di “Corpo cattivo” o “Persona sfigata”.
L’incontro con il Genosociogramma è stato molto importante mi ha accompagnato in modo dolce a riconoscere l’importanza che hanno nella mia vita i sistemi che mi hanno dato la vita e di quanto abbiano lo stesso peso a prescindere dai vissuti.
L’epigenetica che mi ha aperto lo sguardo su di un periodo del quale non possiamo portare un ricordo, ma si creano degli schemi comportamentali dette impronte che ci accompagneranno per tutta la vita, sulle quali però è possibile apportare nuove informazioni per permettere alla persona di vivere e viverle in modo diverso.
L’insieme di tutto questo grande pacchetto di informazioni e esperienza mi ha portato a voler mettermi a disposizione per chi lo chiederà, di accompagnarlo in un’osservazione di se stesso e nel passo successivo che lo attende.
Sono stati tre anni bellissimi, tre anni difficili, pieni di dubbi e incertezze che solo il fare ha mitigato, tre anni di soddisfazioni, tre anni di vita molto intensi, a mio avviso tre anni di vita pieni e indimenticabili.
Concludo questo pensiero ringraziando tutti i Docenti che hanno condiviso con noi Corsisti le loro conoscenze mettendoci loro stessi in ogni gesto e parola che hanno detto senza risparmiarsi, guardandoci già il frutto che saremo stati a fine corso e le piante che cresceranno forti dopo la fine del percorso assieme.
Cercherò di osservare tutte le persone che incontrerò esattamente come loro hanno osservato noi.
Come osserviamo fa la differenza.

– Luca Ghelfi –

Sono andato Oltre

“Oltre l’Operatore”: un cammino, di assoluta esperienza diretta, attraverso la conoscenza e le molteplici applicazioni che il metodo delle Costellazioni Familiari Sistemiche Spirituali offre in vari ambiti ed integrato dall’introduzione di argomenti e materie, direi fondamentali, per conoscere il nostro vero se’ ed anche per l’approccio, per l’incontro con il cliente (riferendomi a chi sarà poi Operatore).

Un viaggio, non solo interiore, dentro il “mondo nel Mondo”: quello che la Vita ci ha dato e che ci vede Amorevolmente autentici poiché ognuno di noi è unico e speciale, non separato dagli altri e parte di un Universo o, come preferisco chiamarlo, Multiverso.

Tale viaggio mi ha permesso di osservare in modo diverso, di guardare con gli occhi delle “infinite possibilità”, senza più rimanere nel dualismo, anzi sentirsi fortemente consapevole di essere “uno con tutti e tutto”.

In questo per-corso ho trovato le note che sentivo vibrare dentro la musica che già suonava in me, e come esse si sono inserite…

 la vibrazione è cambiata…

 la sinfonia è più armonica,

 sento maggior equilibrio,

 pienezza,

 completezza e consapevolezza.

Se veniamo accompagnati ‘oltre’…non si torna più indietro…

Grazie dal profondo del cuore!

– Maria Beatrice Gori –

Sono andato Oltre

Questo PerCorso di Formazione per me è paragonabile ad aver fatto un cammino, di quelli lunghi, intensi, che chilometro dopo chilometro ti conosci sempre di più, riconosci le tue emozioni, le tue esigenze, il tuo essere e fare; la mente attiva connessioni e pensieri nuovi.

Alla sera dopo tutte quelle fatiche di strade di sali e scendi, trovi ristoro, ti fermi, ti dedichi il tempo per elaborare a mente calma ciò che nella strada appena percorsa hai elaborato, per muoverti nel giorno seguente in una modalità nuova.

Essermi concesso e dedicato questo lavoro personale per me stesso, ha permesso di avere strumenti nuovi e altri più affinati per osservarmi nella vita che vivo, e nelle vicissitudini a essa connesse.

E’ stato un viaggio alla conoscenza delle dinamiche personali che adotto e/o adottavo come miglior soluzione per soddisfare un bisogno, nati, a volte, da meccanismi comportamentali spesso inconsapevoli, come ad esempio quelli imitati.

Ma la strada non è ancora finita, è stato raggiunta solo una tappa, tutto questo ha posto delle basi solide e sicure, sulle quali poter continuare a lavorare, conoscermi e osservarmi, nel tempo che avrò a disposizione in questo luogo chiamato vita.

Grazie

– Walter Massagli –

Sono andata Oltre

Come ogni Costellazione, se accolta, diventa una base da cui partire a nuovo, non posso non riconoscere in “Incontrarci per Incontrare” la base che mi ha portato a  proseguire il mio percorso con “Oltre l’Operatore’.
Quando conobbi le Costellazioni Familiari credevo di aver trovato il metodo che poteva risolvere tutto in quanto tutto poteva essere messo in scena e rappresentato in una Costellazione. Presa da quell’ entusiasmo, trovavo buona ogni dinamica per avere l’occasione di poterla osservare attraverso le rappresentazioni di gruppo.
Mi piaceva stare in quella magia che si compiva e una parte di me si sentiva nutrita da quei movimenti di riconciliazione che portano la Costellazione al suo punto massimo di espressione prima di essere conclusa.
Rileggendo lo scritto “
Cos’è per me Incontrarci per Incontrare” assaporo ancora il mio entusiasmo “giovanile” nell’intraprendere quel percorso e ad oggi, alla conclusione di questo triennio, sento che qualcosa è cambiato nell’approccio alle Costellazioni, come se quell’entusiasmo “giovanile” avesse lasciato il posto ad una “matura’” cautela dovuta forse ad una presa di consapevolezza maggiore nei confronti del metodo, del cliente ed anche di me stessa.
Sento molto il senso di responsabilità che porta a muovermi con attenzione e rispetto nei confronti del cliente che si affida all’operatore nell’aspettativa di poter risolvere una determinata situazione e mi sono resa conto che imparare,
in un allenamento costante, a stare nella non intenzionalità, come ci ha più volte ripetuto Sonia, è andare oltre il dover fare qualcosa per il cliente, è lasciar fluire la Costellazione nella possibilità di coglierne movimenti non previsti ed accompagnare il cliente nel riconoscimento di ciò che si mostra. Riconosco l’importanza, spesso sottolineata da Sonia, di porre attenzione all’uso delle parole, soprattutto per quanto riguarda gli aggettivi di bene/male,
positivo/negativo che ci portano a stare in un uno schema duale, e riconosco la necessità di trovare espressioni alternative che rispettino comunque il contesto della frase; cosa spesso non facile, ma che fa la differenza.
Parole nuove e nuovi concetti creano sinapsi nuove che vanno a sciogliere confini dettati da schemi vecchi che iniziano ad appassire per lasciar posto alla fioritura dell’Operatore Nuovo che non è separato dall’ Essere Umano in divenire.
Assecondare ed integrare come operatore ed anche nel quotidiano, quanto appreso durante questo triennio, mi porta ad andare oltre i limiti di uno schema ripetuto ormai troppe volte e mi permette di
stare in quell’onda di cambiamento che ci spinge in una nuova direzione, forse oltre il conosciuto.

Nessun giorno è uguale all’altro,
ogni mattina porta con sé un particolare miracolo,
il proprio momento magico,
nel quale i vecchi universi vengono distrutti
e si creano nuove stelle.
Paulo Coelho

– Rosanna Viscione –

Sono andato Oltre

Il mio percorso lo definirei un’avventura perché ne ha avuto tutte le caratteristiche emotive ed esistenziali; infatti timore, curiosità, entusiasmo, perplessità e determinazione mi hanno spinta a compiere i miei passi nel nuovo, a cogliere nella vertigine “la voglia di volare”, superando “la paura di cadere”.

Il tutto ha rappresentato la mia scuola di vita, con cui , appunto, imparare la vita da osservatrice consapevole, per stare o spostarmi in quel gioco di parti nel tutto che è il proprio sistema d’appartenenza.

Ho riscontrato essere estremamente parziali o marginali i diversi metodi di lavoro su me stessa precedentemente intrapresi e le svariate esperienze formative pregresse; proprio per questo, ne apprezzo la validità e l’efficacia, in quanto  riconosco il senso ed il valore del mio terreno, realtà propedeutica all’entrata nel mondo delle Costellazioni.

Ogni cosa mi ha reso possibile questo passaggio ulteriore che oggi mi fa dire che la Costellazione, per me, è IL metodo, perché permette di scoprire in modo immediato e diretto le leggi della vita e di assecondarne la saggezza semplice e profonda che ci può rendere presenti, autonomi e responsabili.

Ho attraversato sensazioni, emozioni, situazioni esistenziali e relazionali, facendo chiarezza, rimettendo ordine e restituendo armonia a quel puzzle personale che mi appariva complicato ed incomprensibile. Passo dopo passo, affidandomi e fidandomi, soprattutto di me stessa ( cosa che sto ancora imparando) mi sono ritrovata figlia, rivedendo con occhi nuovi tutte le “foto” dei miei anni di bimba, di adolescente e di donna nel tempo dei miei traguardi di moglie, madre, insegnante ed amica.

Sto riscoprendo, anzi inizio a riscoprire, stabilità e pace, ritrovando nel mondo le stanze della mia casa interiore, quell’intimità dolce nel contatto con ciò che sono stata, nella tenerezza di chi accompagna e sostiene i propri processi evolutivi nei meandri oscuri dell’anima.

Quante volte nel silenzio, nelle lacrime mute , negli sguardi eloquenti e nei sorrisi fermi della mia Costellatrice, ho potuto specchiarmi nel mare della condivisione ed essere rassicurata, perché lei sentiva dov’ero e con me e per me varcava il guado!!!

Il cambiamento che spesso attendiamo da eventi esterni è diventato un movimento sottile di piccoli e grandi passaggi di consapevolezza, non sempre evidenti all’occhio che resta in superficie senza cogliere le vibrazioni profonde e tenaci di chi vuole andare oltre.

La Costellazione, in ogni contesto di vita, è diventata per me l’espressione della verità che si mostra quando ne puoi percepire il senso, al pari di un’immagine che diviene nitida ai tuoi occhi e ti porta a stare al tuo posto e a riconoscere il ruolo di ciascuna persona nel tuo contesto quotidiano.

La Costellazione mi porta nel vuoto meraviglioso che è pienezza del sentire, sentire chi sei nell’altro davanti a te.

Ho fatto esperienze e continuerò a farne, incuriosita ed attratta dall’ignoto, per camminare nel mondo da figlia affinché gli altri io possa incontrarli come figli, perché lì siamo sullo stesso piano, accomunati dalla vita che ci ha voluti e ci attende ancora.

Soltanto sentirsi vivi, iniziare ogni volta da quel miracolo comune che è la vita ricevuta da una madre e da un padre, mi mette in condizioni di amare, gioire, sentire ogni palpito del cuore.

Finalmente il passato non lo vivo più come una serie di eventi o imprevisti subiti ma come tasselli unici, elementi insostituibili o linee e colori speciali di un disegno enorme e meraviglioso, che in sintonia con altri ritratti di vita, continua a portare informazioni che ci rendono artefici e protagonisti della storia.

Ogni incontro, perciò, si rivela essere una costellazione in atto, un segmento evolutivo di episodi nella trama personale e collettiva che si delinea insieme, ciascuno nel suo tempo e con il suo tempo; così, esserci fa la differenza.

– Aurora Zito –